Carrello

 x 

Carrello vuoto

Cerca

Bernardo Sagredo, Il viaggio della mia vita. La guerra europea 1526-1530

18 €
Prezzo standarizzato:

Autore
Anno
Formato
ISBN

Bernardo Sagredo, patrizio veneziano, nato nel 1505, intraprese giovanissimo la carriera navale; dal 1526 al 1529 partecipò alla guerra mossa dal papa, dal re di Francia e da Venezia a Carlo V, imperatore e re di Spagna. Fu nominato castellano di Mola e di Trani, in Puglia.

Svolse i suoi compiti con intelligenza e coraggio.

Stabilìtosi nell’isola di Paro, nell’Egeo, di cui era signore, subì nel 1537 l’attacco del corsaro Khaireddin Barbarossa, fu fatto prigioniero ma presto liberato dal feroce ma cavalleresco nemico, che lo stimava. Fu poi podestà di Crema, provveditore generale a Corfù; ebbe alti comandi nella flotta e, dal 1562 al 1565, l’importantissima carica di provveditore generale e sindico del regno di Cipro.

Qui si impegnò a fondo per risanare l’amministrazione. Per calunniose accuse subì due processi, da cui fu sempre assolto. Fu poi senatore e procuratore di San Marco; concorse al dogado. Si spense, decano d’età della nobiltà, nel 1603.

La sua franchezza e la sua dirittura morale gli procurarono non pochi nemici, ma anche molti estimatori. Tali virtù si riflettono in questa sua opera, sino ad oggi inedita.

 

Viola Venturini ha prestato la sua opera all’Archivio di Stato di Venezia. Ha svolto numerose ricerche e studi di argomento storico.

Marino Zorzi è stato direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. È autore di documentati

studi sulla storia culturale e politica della Repubblica Veneta.

Bernardo Sagredo, patrizio veneziano, nato nel 1505, intraprese giovanissimo la carriera navale; dal 1526 al 1529 partecipò alla guerra mossa dal papa, dal re di Francia e da Venezia a Carlo V, imperatore e re di Spagna. Fu nominato castellano di Mola e di Trani, in Puglia.

Svolse i suoi compiti con intelligenza e coraggio.

Stabilìtosi nell’isola di Paro, nell’Egeo, di cui era signore, subì nel 1537 l’attacco del corsaro Khaireddin Barbarossa, fu fatto prigioniero ma presto liberato dal feroce ma cavalleresco nemico, che lo stimava. Fu poi podestà di Crema, provveditore generale a Corfù; ebbe alti comandi nella flotta e, dal 1562 al 1565, l’importantissima carica di provveditore generale e sindico del regno di Cipro.

Qui si impegnò a fondo per risanare l’amministrazione. Per calunniose accuse subì due processi, da cui fu sempre assolto. Fu poi senatore e procuratore di San Marco; concorse al dogado. Si spense, decano d’età della nobiltà, nel 1603.

La sua franchezza e la sua dirittura morale gli procurarono non pochi nemici, ma anche molti estimatori. Tali virtù si riflettono in questa sua opera, sino ad oggi inedita.

 

Viola Venturini ha prestato la sua opera all’Archivio di Stato di Venezia. Ha svolto numerose ricerche e studi di argomento storico.

Marino Zorzi è stato direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. È autore di documentati

studi sulla storia culturale e politica della Repubblica Veneta.

sddssaddsa