Nazario Sauro, nato nel 1880 a Capodistria nell'Istria allora
austriaca, si dedicò sin da giovanissimo al mare e ad attività
patriottiche italiane. Allo scoppio della prima guerra mondiale si
arruolò volontario nella Regia marina italiana con il grado di
tenente di vascello. Catturato dall'Austria nel 1916, venne processato
per alto tradimento e impiccato a Pola.
Il volume, scritto dal
nipote con suo figlio, narra la sua vicenda umana, politica, militare
e ideale. Frutto di ricerca e di documenti, testimonianze e ricordi di
casa Sauro, alterna il racconto rigoroso delle vicende con
riflessioni, spunti, idee degli autori sul loro antenato e sull'oggi,
realizzando così un affresco vivido del marinaio Nazario Sauro.
Nel volume si parla di libertà, ribellione, giustizia, generosità,
solidarietà, responsabilità, sogni, passioni. E in più c'è il mare
Adriatico. Banco di scuola per Sauro quando salvò un piroscafo dal
naufragio; amico e confidente quando lo aiutava a penetrare nei porti
nemici; traditore quando s'incagliò sullo scoglio della Galiola.
Ne esce un ritratto dell'eroe capodistriano intenso e commovente,
che ne mette in risalto la semplicità d'animo e lo spirito
leggendario, in tutto il suo breve ma intenso percorso di vita: la sua
passione per il mare, la sua ricerca costante della libertà e della
giustizia.
Romano Sauro (Lavarone TN, 1952) è
stato ufficiale della Marina militare italiana raggiungendo il grado
di ammiraglio. Scrive per passione libri di storie di marinai fra una
veleggiata, una scarpinata in montagna nel suo Trentino e gli impegni
con la Lega Navale Italiana. Nazario Sauro era suo nonno paterno.
Francesco Sauro (Roma, 1985), figlio di Romano, ha
conseguito la laurea in economia aziendale e si sta laureando in
giurisprudenza a Padova. Ama la vela e l'alpinismo, e scrive per
passione racconti di mare.
Nazario Sauro, nato nel 1880 a Capodistria nell'Istria allora
austriaca, si dedicò sin da giovanissimo al mare e ad attività
patriottiche italiane. Allo scoppio della prima guerra mondiale si
arruolò volontario nella Regia marina italiana con il grado di
tenente di vascello. Catturato dall'Austria nel 1916, venne processato
per alto tradimento e impiccato a Pola.
Il volume, scritto dal
nipote con suo figlio, narra la sua vicenda umana, politica, militare
e ideale. Frutto di ricerca e di documenti, testimonianze e ricordi di
casa Sauro, alterna il racconto rigoroso delle vicende con
riflessioni, spunti, idee degli autori sul loro antenato e sull'oggi,
realizzando così un affresco vivido del marinaio Nazario Sauro.
Nel volume si parla di libertà, ribellione, giustizia, generosità,
solidarietà, responsabilità, sogni, passioni. E in più c'è il mare
Adriatico. Banco di scuola per Sauro quando salvò un piroscafo dal
naufragio; amico e confidente quando lo aiutava a penetrare nei porti
nemici; traditore quando s'incagliò sullo scoglio della Galiola.
Ne esce un ritratto dell'eroe capodistriano intenso e commovente,
che ne mette in risalto la semplicità d'animo e lo spirito
leggendario, in tutto il suo breve ma intenso percorso di vita: la sua
passione per il mare, la sua ricerca costante della libertà e della
giustizia.
Romano Sauro (Lavarone TN, 1952) è
stato ufficiale della Marina militare italiana raggiungendo il grado
di ammiraglio. Scrive per passione libri di storie di marinai fra una
veleggiata, una scarpinata in montagna nel suo Trentino e gli impegni
con la Lega Navale Italiana. Nazario Sauro era suo nonno paterno.
Francesco Sauro (Roma, 1985), figlio di Romano, ha
conseguito la laurea in economia aziendale e si sta laureando in
giurisprudenza a Padova. Ama la vela e l'alpinismo, e scrive per
passione racconti di mare.
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