Sul finire del XVII secolo l'Europa si trova a fronteggiare
l'avanzata dell'Impero ottomano nella penisola balcanica che minaccia
il cuore del Continente. Venezia è in prima linea con i suoi Domini
da Mar in Dalmazia e in Grecia. In questo scenario si muove, tra amori
e battaglie, un giovane Alfiere della nobiltà dalmata che serve sotto
le bandiere della Serenissima, ambizioso, audace e un po' intrigante,
come i tempi richiedono. Da Curzola, l'isola natìa e dalle
guarnigioni militari approda alla vita brillante di Venezia, da dove
sul finire del '600, epoca delle ultime glorie militari della
Repubblica di San Marco, il dovere e l'ansia di gloria lo chiamano
alla conquista di città e di fortezze in Morea. Sulle tende degli
accampamenti e sulle rovine dei monasteri arsi dalle battaglie
sventolano gli stendardi dei suoi ideali. Ma il destino lo
costringerà ad una dura prova per dimostrare il proprio valore e la
propria integrità. Il finale a sorpresa riconduce alle radici
storiche profonde ed alle diverse genti, lingue e culture della terra
natìa del protagonista, sospesa tra i sassi e il mare in uno grande
affresco corale che attraversa il Mediterraneo e l'Europa. Terra
natìa del protagonista che è anche quella dell'autore.
Lucio
Toth, nato a Zara nel 1934 da famiglia zaratina, vive a Roma. È
entrato in Magistratura e ne ha percorso tutti i gradi sino a
Presidente di sezione della Corte di Cassazione. Già Presidente
dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è
Vicepresidente (già Presidente) della Federazione delle associazioni
degli esuli istriani, fiumani, dalmati.
Sul finire del XVII secolo l'Europa si trova a fronteggiare
l'avanzata dell'Impero ottomano nella penisola balcanica che minaccia
il cuore del Continente. Venezia è in prima linea con i suoi Domini
da Mar in Dalmazia e in Grecia. In questo scenario si muove, tra amori
e battaglie, un giovane Alfiere della nobiltà dalmata che serve sotto
le bandiere della Serenissima, ambizioso, audace e un po' intrigante,
come i tempi richiedono. Da Curzola, l'isola natìa e dalle
guarnigioni militari approda alla vita brillante di Venezia, da dove
sul finire del '600, epoca delle ultime glorie militari della
Repubblica di San Marco, il dovere e l'ansia di gloria lo chiamano
alla conquista di città e di fortezze in Morea. Sulle tende degli
accampamenti e sulle rovine dei monasteri arsi dalle battaglie
sventolano gli stendardi dei suoi ideali. Ma il destino lo
costringerà ad una dura prova per dimostrare il proprio valore e la
propria integrità. Il finale a sorpresa riconduce alle radici
storiche profonde ed alle diverse genti, lingue e culture della terra
natìa del protagonista, sospesa tra i sassi e il mare in uno grande
affresco corale che attraversa il Mediterraneo e l'Europa. Terra
natìa del protagonista che è anche quella dell'autore.
Lucio
Toth, nato a Zara nel 1934 da famiglia zaratina, vive a Roma. È
entrato in Magistratura e ne ha percorso tutti i gradi sino a
Presidente di sezione della Corte di Cassazione. Già Presidente
dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è
Vicepresidente (già Presidente) della Federazione delle associazioni
degli esuli istriani, fiumani, dalmati.
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